lunedì 24 dicembre 2012

Chi ha timore di Enzo Spialtini?

Che strano il PD pavese (e vigevanese, e lomellino, e...): quando ha un politico e un amministratore che prende tanti voti e amministra bene, invece di sostenerlo, gli taglia le gambe a ogni occasione.

Che cosa ha fatto Enzo Spialtini per essere messo nell’angolo? Rappresenta forse il vecchio? Eh, è un politico navigato, ma questo vale anche per gli immarcescibili Villani e Porcari, a cui nessuno muove questa accusa.

O forse la sua esperienza amministrativa non è stata brillante? Beh, non secondo i Garlaschesi. E c’è anche chi lo rimpiange ancora come assessore provinciale.

Forse non è abbastanza allineato alla linea del partito? Questo è sicuro, ma basta questo forse per essere bollati come eretici? Persino il senatore Bosone si permette di votare contro in Parlamento quando gli sembra il caso.

Chi scrive non sempre condivide le scelte e le posizioni di Enzo Spialtini. Chi scrive non ha ambizioni di carriera politica e soprattutto non deve nulla a Enzo, se non la gratitudine per quello che ha fatto fino ad ora come politico e amministratore.

Quello che spinge a scrivere queste righe è la rassegnata constatazione che il PD in provincia di Pavia è del tutto personalistico, chiuso nei corridoi del poco potere che ha, e osteggia Spialtini per un solo motivo: perchè per quasi tutti i “maggiorenti” del partito e certamente tutti i giovani rampanti che si affollano all’ombra dello scaltro Bosone, scontrarsi alle elezioni primarie con Spialtini vuole dire perderle.

Si arrangino. Si facciano le loro primarie, noi questa volta non ne abbiamo voglia. Vengano a lamentarsi che in Lomellina non facciamo niente, dopo che loro ci hanno sabotati, e continuino a presentarsi una volta l’anno a ritirare i soldi delle tessere. Meno male che il PD nel resto dell’Italia è molto diverso.

Lega e PDL ringraziano sentitamente.

venerdì 2 novembre 2012

Le Primarie si possono solo vincere

Il 25 novembre a Garlasco e in tutta Italia, milioni di persone andranno a scegliere il loro rappresentante, perchè si presenti alle elezioni e, si spera, guidi l’Italia fuori dalla crisi.

Non sarà l’uomo della provvidenza, che si compra amici e voti, e comanda. Non sarà nemmeno un tecnico trovato dal Presidente della Repubblica per salvare il paese dopo che il legittimo governante aveva spettacolarmente fallito.

Sarà un uomo, o forse una donna, scelto nella maniera più trasparente possibile dalla sua gente, e qualunque sia il risultato, può solo essere una vittoria.

Stiamo vedendo che le figure di leader carismatici appassiscono davanti ai nostri occhi dopo che per un bel pezzo sono sembrati i protagonisti indiscutibili: il miliardario trafficone, il suo amico con la bocca storta che dava mance da 5000 euro al mese ai figli (soldi non suoi). E poi l’ex-giudice diventato capopopolo. Il comico diventato capopopolo. E qualche altro micro-capopopolo. Tutta gente che ha costruito il proprio partito intorno a se e lo ha comandato come un padrone. Basta.

Il 25 novembre venite a scegliere il nostro futuro Presidente del consiglio. Se non lo scegliete voi, lo faranno altri.

sabato 13 ottobre 2012

Europa

E' una bella cosa che l'Unione Europea riceva proprio in un momento di difficoltà il Premio Nobel per la Pace.

E' importante perchè permette di vedere le cose nella corretta prospettiva.

Spesso alcune forze politiche, ma soprattutto i governanti in cerca di capri espiatori per i loro fallimenti, cercano di indirizzare rabbia, frustrazione e ostilità verso l'Europa Unita. Burocratica, lontana dai cittadini, non democratica.

Sono tutte balle al servizio di nazionalisti ideologici e furbetti.

L’Europa Unita è l’unico luogo al mondo che negli ultimi 67 anni, ovvero dalla fine della II Guerra Mondiale, non ha più conosciuto guerre, fame, tirannie. Fino al giorno prima ci si era scannati per mille anni.

E’ anche il luogo più avanzato al mondo in termini di democrazia, benessere di mezzo miliardo di persone, infrastrutture, istruzione, sanità, diritti, ricchezza diffusa, cultura. Con tutti i suoi difetti, è sempre meglio di qualsiasi altro posto al mondo.

Il passo che manca è quello di avere una vera Federazione Europea, con trasferimento di una parte di sovranità dagli stati nazionali a quello Europeo.

Il PD deve avere questo scopo prima di ogni altra cosa. Solo all’interno di uno stato europeo moderno e continentale si possono difendere e promuovere anche fuori dall'Europa i diritti dei cittadini e di chi lavora.

martedì 15 maggio 2012

NON SIAMO TUTTI UGUALI

Da una parte ci sono i Grillini, Travaglio, e tutti coloro che sono legittimamante stufi di come l’Italia viene governata. Secondo questi, i “partiti” rubano, governano male, sono parassitari, rovinano il paese. Non fanno differenza tra un partito e l’altro, tra un uomo politico e l’altro, e, immagino, tra un’idea e l’altra.

Dall’altra parte ci sono i giornalisti e i commentatori istituzionali, i quali, per un malinteso senso di equidistanza, difendono “i partiti” dall’antipolitica.

Come se i partiti fossero tutti uguali.

Eppure non e’molto difficile capire le differenze che ci sono, in certi casi basta contare: per esempio, andiamo a vedere quali sono i parlamentari inquisiti o condannati per truffe e ruberie. Sono quasi tutti amici di Berlusconi e dei partiti a lui legati. Gli altri ne hanno molti meno. Andate a contarli sul sito di Grillo, e vedrete chi ne ha meno. C’è chi nasconde se stesso e i suoi comari con immunità, cavilli giouridici, leggi ad personam e prescrizioni, e c’è chi, quando trova mele marce nella sua cesta, le getta via.

Andiamo a vedere i bilanci dei partiti. Fermo restando che ricevono soldi secondo modalità che, a torto o a ragione, gli italiani avevano bocciato via referendum, c’è chi fa sparire milioni e investe in diamanti (Margherita, Lega) e chi invece ha certificazioni rigorose ormai da cinque anni (Partito Democratico). Eppure si dice: i partiti devono rendere conto dei loro bilanci. Senza mai specificare che almeno uno di questi partiti, già lo fa, con bilancio che tutti possono scaricarsi dal sito web.

I partiti non sanno governare il paese: già, solo che ci sono dei partiti che lo hanno governato malissimo negli ultimi dieci anni, ovvero ancora una volta la cricca Berlusconiana. Altri partiti erano all’opposizione, e quindi non potevano governare. Non si può mettere sullo stesso piano il breve governo Prodi del 2006, che non ebbe mai una vera maggioranza per governare, e l’enorme maggioranza che avrebbe permesso a B e ai suoi amici di cambiare il paese, cosa che invece non hanno fatto, concentrati sugli affari loro.

Si dice che gli uomini dei partiti non cambiano abbastanza: e veramente, da quando è nata la cosiddetta “seconda repubblica”, alcuni leader sono sempre quelli. Berlusconi, Bossi e Fini, per la precisione. A sinistra, se anche e’ vero che alcuni politici potenti sono in circolazione da un bel po’ (D’Alema, Fassino, Bindi), la leadership è cambiata più volte. E i leader che si sono succeduti, al di là delle capacità e della popolarità variabile, hanno tutti le mani pulite. Occhetto, D’Alema, Fassino, Veltroni, Franceschini, Bersani. Eccezion fatta per i pettegolezzi sulle scarpe da mille euro di D’Alema e le menzogne su Fassino, rivelatesi tali molto presto (telekom Serbia).

Mi sembra una bella differenza, tra costoro e chi ha portato i truffatori pregiudicati in parlamento, le puttane nei palazzo presidenziali, i palazzinari al potere e i nostri soldi all’estero.

Certo è piùcomodo e facile fare di tutte le erbe un fascio. Per ogni problema complesso c’è una soluzione semplice. Ed è sempre sbagliata.

domenica 13 maggio 2012

Il Giornalino del PD di Garlasco

Stiamo distribuendo in tutta la citta' il giornalino del PD.
Si parla di:
- PGT: la nuova giunta lo vuole cambiare, chissa' perche'?
- Lega: altro che Roma Ladrona!
- Il "Barso'" dei Vigili Urbani
- Il disastro dell'Amministrazione Regionale.

Presto nella vostra cassetta della posta.

martedì 24 aprile 2012

25 aprile - La Liberazione dalla dittatura

“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.”
Piero Calamandrei

sabato 14 aprile 2012

LA TESSERA - UNICA FORMA DI FINANZIAMENTO CORRETTA

I soldi pubblici ai partiti sono troppi. Lo dimostra il fatto che i bilanci di certi partiti sono in POSITIVO, cosa che in passato non era mai successa. NON SANNO COME SPENDERLI. La Lega per esempio li investiva in Tanzania.
I soldi dei privati certe volte sono anche peggio. In certi casi sono i soldi del PADRONE del partito che SI PAGA LA FEDELTA' dei dirigenti del partito. Il PDL funziona cosi', per esempio.
In certi altri casi i soldi soo somme versate da imprenditori disonesti che in cambio si aspettano, e poi ricevono, favori politici.

E allora, chi fa attivita' politica come si deve finanziare? Con le TESSERE! Con la tessera gli attivisti e i simpatizzanti finanziano l'attivita' politica. E' una cosa piccola, pulita e trasparente.
Quindi amici di sinistra, progressisti, democratici in generale, fate bene a deplorare gli eccessi del finanziamento ai partiti ma sappiate che I CIRCOLI LOCALI DEL PD VIVONO ESCLUSIVAMENTE DELLE TESSERE, SOTTOSCRIZIONI, E ATTIVITA' SOCIALI ORGANIZZATE DA NOI STESSI.
Venite al circolo, e aiutateci a fare politica, quella vera, fatta di persone e di qualche spicciolo che useremo per pagare le bollette, i volantini e qualche assemblea pubblica.

domenica 8 aprile 2012

I NOSTRI BILANCI PULITI E TRASPARENTI

A differenza della Lega Nord, il bilancio economico del PD é:
-pulito
-trasparente
-certificato da PriceWaterhouseCooper
-a disposizione di tutti http://www.partitodemocratico.it/speciale/trasparenza/bilancio.htm
Siamo l'unico partito a garantire questa trasparenza.

domenica 1 aprile 2012

LA DESTRA SEMPRE CONTRO LA GIUSTIZIA

In Italia adesso i giudici sono civilmente responsabili per le loro sentenze a causa di UN COLPO DI MANO DI PDL E LEGA. Cosa vuol dire? Che CHI E' RICCO E POTENTE NON VERRA' MAI PIU' CONDANNATO da un giudice, perche' potrebbe essere poi perseguito dagli avvocati del potente.
Dovendo scegliere tra dare ragione a un poveraccio o a un senatore della Lega, indovinate cosa fara' il giudice? Questo vuol dire la "responsabilita' civile", non altro.

Dice Bersani: “bisogna fare i conti con l'eredita lasciata da Berlusconi. [...] Sono 15 anni che mangiamo pane e giustizia, se ne parla tutti i giorni, ma il campo della giustizia è quello che è cambiato meno. [...]
La deformazione sui temi della giustizia purtroppo non è solo dovuta a esigenze di tipo personalistico, ma si è sviluppata pienamente in coerenza con un modello generale di risposta populistica al vuoto che si determinò dagli anni Novanta in poi. [...] 
Tutto questo ci ha portato a essere nella giustizia civile al 156mo posto. C'è un altro campo dove siamo messi così male? [...]
Come facciamo a dire cari amici coreani investite in Italia, se ci vogliono 1200 giorni per recuperare un credito?"

martedì 14 febbraio 2012

PRANZO DEL PARTITO DEMOCRATICO

INSIEME CON IL PD PER LA FESTA DELLA DONNA
DOMENICA 4 MARZO ALLE 12:30
AL BOCCIODROMO DI GARLASCO
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ANTIPASTO: SALUMI E STUZZICHERIE
PRIMI:   RISOTTO DEL SANTO (con salsiccia e porcini)
                PASTA AL FORNO
SECONDO: STUFATO D’ASINO CON POLENTA.
DOLCE: TORTA DELLE DONNE
VINI: BONARDA E RIESLING
ACQUA, CAFFE’ E “RIMORCHIO”.
IL TUTTO A 20,00 €
CON OMAGGIO FLOREALE PER LE SIGNORE
PER PRENOTAZIONI TELEFONARE A:
Celeste Forni 339 4532321
Maurizio Perotti 320 8073956
Pietro Orecchia 346 3949247

venerdì 3 febbraio 2012

il bilancio del PD di Garlasco

non tutti i tesorieri scappano con la cassa.
Il circolo PD di Garlasco pubblica il suo bilancio tutti gli anni.
E' piccolo, ma chiaro e preciso. Chi vuole puo' venire a controllare.
Si puo' anche scaricare dal link qui sotto.

Bilancio PD Garlasco 2011

Non fa freddo! Tutti in piazza!

LA REGIONE LOMBARDIA AUMENTA I TICKET SANITARI
Formigoni, continua a sbandierare i “conti in ordine” della Regione.

Questo risultato è sostenuto dal cospicuo contributo dei cittadini: attraverso i tickets sui farmaci (da 2 a 4 euro per ricetta), i tickets su visite ed esami (in Lombardia fino a 66 euro per prescrizione), l’addizionale regionale Irpef che la Regione applica dal 2003.

Questi costi gravano anche sui redditi minori e sulle categorie meno protette.
In Lombardia i redditi sotto i 36mila euro sono chiamati a contribuire di più che nelle altre 6 regioni a statuto ordinario con i conti in ordine (Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Veneto e Basilicata) e più che nelle Regioni a statuto speciale anch’esse con i conti in ordine.

Il Pd contrasta in tutti i modi queste scelte che vanno contro le fasce più deboli della popolazione, e contro chi é malato.

Venite in Piazza Repubblica domenica mattina 5 FEBBRAIO. Ne parliamo con Pep Villani, Consigliere Regionale del PD, in prima fila in questa battaglia.