martedì 15 maggio 2012

NON SIAMO TUTTI UGUALI

Da una parte ci sono i Grillini, Travaglio, e tutti coloro che sono legittimamante stufi di come l’Italia viene governata. Secondo questi, i “partiti” rubano, governano male, sono parassitari, rovinano il paese. Non fanno differenza tra un partito e l’altro, tra un uomo politico e l’altro, e, immagino, tra un’idea e l’altra.

Dall’altra parte ci sono i giornalisti e i commentatori istituzionali, i quali, per un malinteso senso di equidistanza, difendono “i partiti” dall’antipolitica.

Come se i partiti fossero tutti uguali.

Eppure non e’molto difficile capire le differenze che ci sono, in certi casi basta contare: per esempio, andiamo a vedere quali sono i parlamentari inquisiti o condannati per truffe e ruberie. Sono quasi tutti amici di Berlusconi e dei partiti a lui legati. Gli altri ne hanno molti meno. Andate a contarli sul sito di Grillo, e vedrete chi ne ha meno. C’è chi nasconde se stesso e i suoi comari con immunità, cavilli giouridici, leggi ad personam e prescrizioni, e c’è chi, quando trova mele marce nella sua cesta, le getta via.

Andiamo a vedere i bilanci dei partiti. Fermo restando che ricevono soldi secondo modalità che, a torto o a ragione, gli italiani avevano bocciato via referendum, c’è chi fa sparire milioni e investe in diamanti (Margherita, Lega) e chi invece ha certificazioni rigorose ormai da cinque anni (Partito Democratico). Eppure si dice: i partiti devono rendere conto dei loro bilanci. Senza mai specificare che almeno uno di questi partiti, già lo fa, con bilancio che tutti possono scaricarsi dal sito web.

I partiti non sanno governare il paese: già, solo che ci sono dei partiti che lo hanno governato malissimo negli ultimi dieci anni, ovvero ancora una volta la cricca Berlusconiana. Altri partiti erano all’opposizione, e quindi non potevano governare. Non si può mettere sullo stesso piano il breve governo Prodi del 2006, che non ebbe mai una vera maggioranza per governare, e l’enorme maggioranza che avrebbe permesso a B e ai suoi amici di cambiare il paese, cosa che invece non hanno fatto, concentrati sugli affari loro.

Si dice che gli uomini dei partiti non cambiano abbastanza: e veramente, da quando è nata la cosiddetta “seconda repubblica”, alcuni leader sono sempre quelli. Berlusconi, Bossi e Fini, per la precisione. A sinistra, se anche e’ vero che alcuni politici potenti sono in circolazione da un bel po’ (D’Alema, Fassino, Bindi), la leadership è cambiata più volte. E i leader che si sono succeduti, al di là delle capacità e della popolarità variabile, hanno tutti le mani pulite. Occhetto, D’Alema, Fassino, Veltroni, Franceschini, Bersani. Eccezion fatta per i pettegolezzi sulle scarpe da mille euro di D’Alema e le menzogne su Fassino, rivelatesi tali molto presto (telekom Serbia).

Mi sembra una bella differenza, tra costoro e chi ha portato i truffatori pregiudicati in parlamento, le puttane nei palazzo presidenziali, i palazzinari al potere e i nostri soldi all’estero.

Certo è piùcomodo e facile fare di tutte le erbe un fascio. Per ogni problema complesso c’è una soluzione semplice. Ed è sempre sbagliata.

domenica 13 maggio 2012

Il Giornalino del PD di Garlasco

Stiamo distribuendo in tutta la citta' il giornalino del PD.
Si parla di:
- PGT: la nuova giunta lo vuole cambiare, chissa' perche'?
- Lega: altro che Roma Ladrona!
- Il "Barso'" dei Vigili Urbani
- Il disastro dell'Amministrazione Regionale.

Presto nella vostra cassetta della posta.